In una recente comunicazione della Commissione europea, è stato reso noto che nel 40% circa di 399 siti di commercio al dettaglio, di prodotti elettronici e tessili, sono stati riscontrati dark pattern (modelli oscuri). Si tratta pratiche per manipolare l’utente più vulnerabile a concedere dati ed effettuare acquisti anche se non necessari. Imparare a riconoscere questi inganni è un modo per navigare sicuri in Rete.
Cosa sono i dark pattern
Ogni sito web ha una design user interface (UI), ovvero una parte visiva e interattiva dell’interfaccia utente. Si possono qui trovare pulsanti, menù, icone, finestre di dialogo e altri elementi che consentono al visitatore di interagire con il sito. Alle volte vengono sfruttati questi elementi per ingannare gli utenti, spingendoli a compiere azioni che non hanno intenzione di compiere o che non è nel loro interesse. Le tecniche di manipolazione sono messe in pratica per diversi motivi, come ottenere informazioni personali o finanziarie, al fine di vendere prodotti o servizi non richiesti o aumentare le entrate pubblicitarie.
Un esempio di dark pattern può essere una “trappola di iscrizione”. Apparentemente il sito web offre un servizio gratuito, ma in realtà richiede una registrazione che comporta l’iscrizione automatica ad un servizio di pagamento. Inoltre questo viene mascherato dai termini e dalle condizioni nascosti o di difficile comprensione, o da pulsanti opt-out troppo piccoli o nascosti per essere individuati.
Altri esempi
Navigare sicuri online è difficile quando ci sono “maschere di conferma” in cui un pulsante viene presentato come “Annulla” o “No”, anziché “Conferma” o “Sì”. Inoltre i prezzi sono inseriti in ordine confuso o ingannevole, mentre finestre pop-up sono invadenti e nasconde sullo schermo l’opzione che invece si desidera premere, o ignorare.
I modelli oscuri accrescono la preoccupazione per la privacy e la sicurezza degli utenti, in particolare con i meno avvezzi con la tecnologia e l’uso di Internet. Inoltre possono creare un’influenza negativa sulla percezione degli utenti nei confronti delle aziende che li utilizzano, danneggiando reputazione e fiducia dei consumatori. Su Wikipedia è pieno di altri esempi da imparare a riconoscere.
Come proteggersi
- Sii critico: Presta attenzione ai pulsanti o alle opzioni che sembrano fuorvianti o poco trasparenti. Ad esempio, un pulsante che sembra una conferma ma in realtà porta a un acquisto nascosto.
- Leggi attentamente: Prima di cliccare su un pulsante o di inserire informazioni personali, leggi attentamente la schermata e cerca di capire le conseguenze della tua azione.
- Cerca recensioni online: Leggi le recensioni degli altri utenti per scoprire se hanno riscontrato problemi con i dark pattern su un sito o su un’app.
- Usa software di protezione: Installa un software di protezione come adblocker o anti-tracciamento per evitare di essere esposto ai dark pattern.
- Fai attenzione alle e-mail di phishing: Sii sospettoso di e-mail che chiedono informazioni personali o che sembrano provenire da una fonte affidabile ma che in realtà sono truffe.
Servono regolamenti più severi
Se l’utente da una parte può essere un po’ più geloso dei propri dati, dei propri soldi ed essere meno propenso a fornire le proprie informazioni, dall’altra parte le autorità di regolamentazione dovrebbero introdurre leggi più severe e regolamentarle l’utilizzo, oltre a pensare a punizioni per le aziende che si avvalgono di queste subdole pratiche di manipolazione.